LA STORIA DEL CASTELLO

 

A sinistra: la torre campanaria

A destra: restauro negli anni trenta della torre rotonda 

Il castello di Monastero Bormida non nasce a scopo difensivo ma come corpo abbaziale e lo si può capire grazie al fiume che si insinua a pochi metri dalla torre meridionale. In origine, il monastero era composto dalla torre campanaria, dalla chiesa e dal cortile interno dove si notano piccole finestre medioevali. L'edificio si colloca, ancora attualmente, nella piazza inferiore del paese. Nel 1394 i marchesi Antonio e Galeotto Del Carretto sostengono ingenti spese per trasformare l'edificio mutandone sostanzialmente la forma. Il risultato attuale si raggiunge dopo rimaneggiamenti barocchi e rinascimentali, che non mutarono i caratteri fondamentali e la linea tardo-trecentesca, tranne la facciata principale che rivela una completa rielaborazione seicentesca.

Torre  campanaria con monofore - a destra particolare

Da qui attraverso un ampio porticato con volta a crociera si arriva nel cortile interno dell'edificio dominato dal doppio scalone. L'interno è una successione di ampie camere con pavimenti a mosaico e soffitti a vela e a crociera, di cui alcuni affrescati a motivi floreali e geometrici o con figure femminili, talvolta mitologiche. Il tema delle arti, si ritrova nelle ottocentesche pitture del salone in cui ora ha sede l'ufficio Comunale. Il tema delle arti si ritrova nelle ottocentesche pitture del salone in cui ora ha sede l'ufficio comunale; i simboli delle arti si collocano ai margini di un geometrico trompe l'oeil, posto al centro del vasto soffitto e costituito da un'elaborata spera monocroma con effetto prospettico. Nelle altre si ritrovano scene mitologiche con la Dea Diana quale Allegoria delle quattro stagioni e il Ratto di Ganimede, oppure paesaggistiche. Il secondo piano è raggiungibile con due scale, delle quali una porta all'alloggio signorile e l'altra alle due torri e al sottotetto del blocco nord, dove è prevista la realizzazione del museo della contadina. Nel semiterrato, invece, vi sono ambienti risalenti al XVI secolo, oggi ristrutturati e destinati a biblioteca, a centro di documentazione di "Augusto Monti" e ad attività di promozione di vini e dei prodotti tipici.  Di particolare rilevanza è la torre campanaria che ha rischiato, alla fine del XVIII secolo, la demolizione perchè bisognosa di profondi lavori di restauro: E' alta 27 metri e presenta quattro ordini di archetti ciechi in stile romanico e celle campanarie bicrome di notevole effetto artistico".

Due delle torri del castello

Vista d'insieme dal ponte medievale

 

Particolari del castello